Caratteristiche dell’oliva Itrana

L’Oliva Itrana, conosciuta anche come “Oliva Trana”, è un prodotto tipico della zona laziale.
Originaria della città di Itri, da cui appunto prende il nome, dove mare e monti si incontrano donando a questa varietà di olive un gusto ed un profumo unico.

La pianta e la coltivazione

L’olivo itrano è una pianta molto vigorosa e rustica la cui infiorescenza è nella media sia in lunghezza che per numero di mignole.
Ha una maturazione molto tardiva e infatti, per ottenere un olio di ottima qualità, la raccolta avviene entro il mese di novembre e comunque non oltre dicembre. È sempre opportuno raccogliere quando l’oliva ha raggiunto l’invaiatura dell’epicarpo, ma non del mesocarpo.
La coltivazione avviene su terreni scoscesi, la cui pendenza elevata non permette la coltivazione diretta degli alberi e quindi i coltivatori sono ricorsi alle “macere”, i muri a secco tirati su con le pietre che provengono dalla roccia affiorante dal suolo.
Così è costituito tutto il territorio che circoscrive la zona di Itri e Fondi, ricchi di campi con coltivazioni di olivi e costituiti tutti da questi muri.
L’albero di Itrana si presenta con un livello di crescita molto vigoroso con una chioma folta e rami fruttiferi e questo grazie al clima temperato di cui gode.

Olio di oliva Itrana

Dal colore giallo-verde, ha un sapore intenso, fruttato, lievemente amaro e piccante.
La sua oleosità è media, circa del 19%; possiede un alto contenuto di polifenoli e un’acidità oleica inferiore alla media.
Si sposa alla perfezione con zuppe e piatti caldi, focaccia e pizza.

Il frutto: l’Oliva Itrana

L’ Oliva Itrana arriva fino ad un peso di 8 grammi e chiaramente a seconda delle condizioni ambientali e degli impollinatori presenti la produzione di olio cambia negli aromi e nelle sue proprietà organolettiche.
I boschi che circondano l’area di coltivazione sono ricchi di erbe aromatiche che conferiscono i loro aromi ai frutti.
Di forma sferica con l’apice leggermente a cono, quando raggiunge il massimo della maturazione diventa di rossa.
Vengono comunemente conservate in salamoia o sott’olio, schiacciate e consumate per aperitivi, antipasti, bruschette o come condimento per carne, pesce e primi.

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